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Oggi mi sono resa conto che scrivo. Lo faccio da sempre, senza rendermene conto, con dimestichezza e zelo. Ieri ad un corso di scrittura creativa di 3 ore, pagato nemmeno come un pasto abbondante, ho partorito l’ennesimo vaneggio. Così ordinando la scrivania ho cominciato a raccogliere uno per uno questi stracci di parole sparse a caso. Ne ho concluso che un blog non mi basta.

Petrolio

Lentamente si fa strada, come un liquido scuro che si insinua fra le pieghe della pelle, una linfa nera, acida. Corrode i desideri, i sogni. Malessere dell’anima.

Non posso nascondere alcuni ricordi, non posso nascondere che ci fu il buio. Un baratro fatto di mille angosce, di sorrisi di ghiaccio, pietrificati su un volto che pareva di cera.
Non potrei ora essere avvolta dalla luce se non ci fosse stato quel buco nero.
Probabilmente dovrei ringraziare chi ha fatto parte di quel tunnel, perché ha contribuito a spezzare le mie catene e a farmi volare.

Rosso

Non voglio rovinare quella ragnatela di pensieri. Di sussurri e grida.

Moltiplica

Fluttuando nel mio elemento, ansimando sospesa.
Ogni respiro diventa una spirale, la sento salire dal plesso solare.
E mentre quel gorgo esplode dentro me, vedo piccoli e densi raggi luminosi, il sangue pulsa a rintocchi regolari, poi accellera, poi diminuisce, poi di nuovo…
E poi.
La luce. L’aria.

Mi aspettavo qualcosa di diverso. Una realtà nuova, fatta di piccole gioie.
La desideravo davvero, con tutte le mie forze.
E invece…
Persa ed in balia del tutto.

Rami e ombre

Le aspettative sono come i rami di un albero, creano delle ombre filiformi quando vorresti soltanto il sole.

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Le persone muoiono.
Dentro. Senza far rumore.

L’in sè

Non esiste elemento che possa contenere la scintilla di un pensiero.
Non esiste barriera che possa fermare la determinazione di un’idea.
Non esiste aggettivo che possa descrivere la personalità e l’evoluzione dell’essere in sè.

Alchimia

Come una nuvola che si disperde, da bianca a trasparente, sempre più sottile. La guardo volare, è essenziale, pulita. La mia mano cerca di raggiungerla, ma non può afferrarla. Ci passa attraverso sino a quando si riformerà. Sorrido. E’ esattamente così la strada che voglio percorrere.