L’in sè
Non esiste elemento che possa contenere la scintilla di un pensiero.
Non esiste barriera che possa fermare la determinazione di un’idea.
Non esiste aggettivo che possa descrivere la personalità e l’evoluzione dell’essere in sè.
Non esiste elemento che possa contenere la scintilla di un pensiero.
Non esiste barriera che possa fermare la determinazione di un’idea.
Non esiste aggettivo che possa descrivere la personalità e l’evoluzione dell’essere in sè.
Come una nuvola che si disperde, da bianca a trasparente, sempre più sottile. La guardo volare, è essenziale, pulita. La mia mano cerca di raggiungerla, ma non può afferrarla. Ci passa attraverso sino a quando si riformerà. Sorrido. E’ esattamente così la strada che voglio percorrere.
Le delusioni non nascono da un singolo evento, ma da tanti piccoli dettagli che accumulati nel tempo ci fanno analizzare le situazioni da diverse prospettive e percepire la reale natura delle cose.
E’ una questione di sentire, di percezione delle cose. La relazione simbiotica prevede non solo una buona dose di affinità elettive, ma anche la consapevolezza e condivisione di un comune sensoriale approccio alla realtà.
Non esistono che strati alienanti di forme. Afferrare fili di luci con dita sottili, seguirne la trama. E scoprire che si è in trappola. Dentro sè stessi.
Le calde sinapsi brillano, l’iride guizza. Dolci e vellutati palmi.
Rimango inerme ed incantata.
… Sottili linee, come fili di seta rossa che galleggiano nell’aria …
Si spegne la voce, tocco le note ad una ad una, con le dita le sollevo e le spingo, in fila o sparse. Scorrono fra le espressioni, calde e umide, è triste la melodia. Non è per me. Il vaso di cristallo si frantuma in mille pezzi sul pavimento di cera.
Sento il peso e le forme dell’aria al battito d’ali d’una farfalla.
Non siamo nessuno senza i nostri sogni, se ne veniamo privati, muoriamo, come uccelli in gabbia.