Me.
Una matita per pensare, una penna per sognare, un soffio d’aria per vibrare, un battito d’ali per lottare
Una matita per pensare, una penna per sognare, un soffio d’aria per vibrare, un battito d’ali per lottare
…intravedo uno spiraglio di luce nel buio, un colore mi ha sfiorato lo sguardo e sorridendo mi ha donato un respiro.
Ad ognuno le sue amarezze, le sue ferite. Le mie… forse invisibili ad occhi comuni, forse complesse per vite semplici, a volte, forse frutto della follia.
Ora… Come ali di farfalla… le guardi a distanza, se le sfiori anche con un respiro, lei muore…
Sottilmente afferro trame sconnesse di una sciarpa senza fine, chiedendomi se mai un giorno potrò trovarne un senso, una direzione.
Non so qual motivo ti porti qui, errante navigatore, mera curiosità, o magari un pizzico di di malizia…
Qui non troverai altro che pensieri stolti e schizzi vagamente creativi, concetti vomitati, forse artistici o piuttosto – io direi – folli.
Vivo per lei, musa invisibile ed eterna, ma a pochi importa se la servo con dedizione e sacrificio. Tutti schiavi del dio Soldo…
Qui sei nella mia casa, ingenuo lettore, pertanto, nel tuo silenzio, conserva educazione e rispetto.
Fragile… granelli di polvere… troppo tardi per svanire, troppo presto per morire…ascoltare, capire, sparire dentro, come eclissata in una nebbia. Spenta. rigiada nel vento, la chiamano anche pioggia o lacrime di fata. E ti muovi nell’aria leggera e fragile, fluttui, come una scarica elettrica che si sposta silenziosa, tremante. Quest’anima che si spacca, sempre.
Milano, Milano stronza. Essere lì, un tuffo nel passato… vedere persone… Ma tra i vivoli i ricordi. Nostalgia. Pioggia sulle guance. Milano grigia. Cieli tersi e cerulei. Milano Stronza.