Logiche incerte…
Non esistono che strati alienanti di forme. Afferrare fili di luci con dita sottili, seguirne la trama. E scoprire che si è in trappola. Dentro sè stessi.
Non esistono che strati alienanti di forme. Afferrare fili di luci con dita sottili, seguirne la trama. E scoprire che si è in trappola. Dentro sè stessi.
Le calde sinapsi brillano, l’iride guizza. Dolci e vellutati palmi.
Rimango inerme ed incantata.
… Sottili linee, come fili di seta rossa che galleggiano nell’aria …
Si spegne la voce, tocco le note ad una ad una, con le dita le sollevo e le spingo, in fila o sparse. Scorrono fra le espressioni, calde e umide, è triste la melodia. Non è per me. Il vaso di cristallo si frantuma in mille pezzi sul pavimento di cera.
Sento il peso e le forme dell’aria al battito d’ali d’una farfalla.
Non siamo nessuno senza i nostri sogni, se ne veniamo privati, muoriamo, come uccelli in gabbia.
Puntare sul cavallo vincente per me si chiama “vincere facile”, riuscire invece a far brillare un ronzino vale molto di più. Ma non tutti ne sono capaci, e forse non è colpa del ronzino.
Sembra che certe persone nascano per fare del male agli altri, qualsiasi cosa dicano facciano, consciamente o inconsciamente, il loro egoismo gli impedisce ogni cura che non sia nei confronti del proprio essere.
Seppur si cerchi di salvarli, affondano nella propria buca. Non si può salvare tutti.
23
Sono sul ciglio, le rocce si sgretolano sotto i miei piedi e galleggio in una bolla, mentre la mia anima fa di tutto per non sprofondare nell’oscurità. Ho freddo ed porto un grosso peso alla bocca dello stomaco, una continua nausea che mi impedisce il respiro. Fili di ragnatele mi circondano in una gabbia invisibile, e non posso spostarmi da dove mi trovo.